Alla scoperta del KENYA

2017

Il Kenya ti colpisce dai suoi colori rosso intento, dai suoi animali servaggi, dall’acqua cristallina e purtroppo dalla povertà. Povertà che è diventata un’attrazione turistica di noi europei e forse a qualcuno sta anche bene così.

Siamo partiti da Milano Malpensa, volo diretto a Mombasa. La vacanza è durata 1 settimana nel mese di settembre. È ottimo come periodo perché non ci sono le piogge, non fa troppo caldo e durante il safari si riescono a vedere gli animali.

Atterrati all’aeroporto di Mombasa, abbiamo compilato il visto direttamente li. Per assicurazione e alloggio abbiamo prenotato tutto con un’agenzia di viaggi (una delle poche volte). Dopo le 8 ore di volo, ne abbiamo fatte altre 2/3h per arrivare al villaggio nel loro autobus un po’ spartani.

Arrivati un po’ stanchi e assonnati al villaggio “Twiga Beach Resort & SPA“, dopo un percorso tortuoso con le teste penzolanti. Scesi dal bus ci hanno accolto cantando e ballando la canzone del posto “Jambo Bwana” e offrendoci salviette imbevute di qualcosa che sapeva di menta per lavarci le mani.

Il resort è stupendo, affacciato sulla spiaggia di Watamu, sabbia bianca e i giardini di corallo, chiamata anche “Sardegna 2”.

Non andate a passeggiare lungo mare!! Ci sono i ragazzi del posto, chiamati “Beach Boy” che ti assalgono con le escursioni. Consiglio di stare nella zona di spiaggia protetta dalle guardie in modo che non siate continuamente disturbati dai ragazzi, che però non sono pericolosi, fanno solo il loro lavoro. Poi alcuni sono anche molto gentili e volendo vi portano, durante la bassissima marea, a vedere le stelle marine e i pesci palla.

La vita da villaggio mi annoia parecchio, appare il cibo! haha

SAFARI:

Se andate in Kenya, tappa obbligatoria è il SAFARI! Minimo quello di 2 giorni. Potete tranquillamente comprare l’escursione da uno dei Beach Boy, contrattate anche il prezzo. Costa dai 150 ai 200 euro a testa di 2 giorni, sono compresi anche l’alloggio per la notte e il vari pasti.

Questo è un safari un po’ turistico, nel Parco Tsavo, ma pur sempre molto entusiasmante. La savana vi colpirà per i suoi colori di un rosso acceso, un percorso tortuoso a bordo delle loro 4×4 , ammirerete gli animali allo stato brado. Vestitevi comodi perché sarà un lungo viaggio e non tornerete di certo puliti e profumati! Adattatevi alla situazione, ridete dell’avventura e godetevi la natura! Munitevi di macchine fotografiche, obiettivi (occhio alla polvere) e videocamere.

Nel percorso per la savana, vi accorgerete di come la vita fuori dai villaggi di lusso del Kenya sia così povera e allo sbando. Bambini in divisa che corrono a scuola scalzi, scuole di terra e bastoni, strade di terra rossa, donne che camminano chilometri con dei vasi in testa per recuperare acqua potabile o cibo per sfamare i loro figli.

La notte del safari sarete ospiti di un villaggio nel mezzo della savana, dove saranno disponibili sia tende che stanze normali. Se è disponibile vi consiglio la tenda, potrete sentire i suoni degli animali e vedere le numerose stelle.

Al ritorno dall’escursione vi porteranno, poco fuori dalla savana, in una scuola. Qui sarete colpiti dai numerosi bambini sporchi di terra che senza banchi né sedie, seduti per terra, vi cantano canzoni italiane. Se potete, portategli farina, penne, quaderni.

Vi porteranno anche su un villaggio Masai. Non penso siano gli originali, in quanto questi fanno mercatini e chiedono soldi, molto più turistici.

Dunque il Kenya vale la pena andarci per fare il safari e resterete colpiti dalla sua natura e vi renderete conto che il “Mal d’Africa” esiste.